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Archive for the ‘Sapone’ Category

Meglio di Riciclare: Ridurre

Nel 2011 seguii un corso di saponificazione a Getafe, dove ho vissuto, organizzato dall’associazione cittadina, che aveva lo scopo di ridurre i costi della differenziata nonché della manutenzione ai depuratori. Ehgià perché lo smaltimento dell’olio esausto è una cosa, per usare una loro espressione, jodida. Siccome gli spagnoli friggono sempre, buttano quintali di olio ogni anno a persona perché non sanno cosa farne. Così gli operatori ecologici pensarono bene di istruire giovani e vecchi in tutti i quartieri per aggredire il problema alla radice, facendo dei corsi gratuiti per diventare super esperti di saponificazione e, in epoca già allora di crescente disoccupazione, creare opportunità di lavoro. Eccellente idea!, pensavo io all’epoca, visto che stavo proprio in quel quartiere cercando un locale per parlare esattamente degli stessi problemi alla cittadinanza.

Avevo già sulle spalle qualche esperimento malriuscito di saponificazione casalinga. Avevo perso tempo in quei mesi cercando su internet la ricetta migliore (a caldo, a freddo?) ma ne avevo trovate solo di estremamente complicate, che si perdevano in ragionamenti e calcoli sulle dosi esatte, alcuni siti avevano addirittura formulari di calcolo delle dosi! Possibile che si debba essere così precisi, pensavo. Gli insuccessi poi mi avevano definitivamente scoraggiato.

La Ricetta: 3 + 3 + 1/2

Ora finalmente sono tornato su quegli appunti di 3 anni fa per scrivere e diffondere la ricetta insegnatami dai madrileni. Il pezzo forte sono le dosi, semplicissime:

– 3 litri di olio esausto (o anche comprato all’uopo). Che olio? Oliva il migliore (non serve che sia extravergine!!!)

– 3 litri di acqua

Soda

– 1/2 chilo di soda caustica in perle (in perle è il formato più diffuso, lo vendono in drogheria, ferramenta, supermercati, casalinghi) Ps. NON TOCCATELA CON LE MANI!

Procedimento

Ancora più semplice della ricetta: girare girare girare sempre!

La mia esperienza

Racconterò quello che abbiamo fatto al corso. Abbiamo preso un recipiente di plastica (per es. una bacinella da lavanderia o un secchio, occhio che la forma del recipiente darà la forma anche al pezzo di sapone finale) e abbiamo versato gli ingredienti.

Occhio: usare degli occhiali per proteggersi da spruzzi e farlo preferibilmente all’aperto, la soda è caustica, se ci si schizza addosso non perdona, i vapori che si sprigionano sopra il contenitore danno decisamente fastidio.

Ora prendere una paletta di legno e cominciare a girare sempre nello stesso verso. Andare calmi: ci vorranno venti minuti circa. Vi farete i bicipiti scolpiti!

Mano a mano che gli ingredienti si mescolano e reagiscono si potrà apprezzare la differenza di colore e densità del composto. Alla fine si vedrà la fase di saponificazione chiaramente: il composto comincia a diventare come fosse cera sciolta. La cucchiaia poi comincia a far fatica a mescolare mano a mano che si addensa e, infine, tende a solidificare.

Dimenticavo: come si fa a sapere quando è pronto e si può smettere di girare?

Quando si lascia andare la spatola nel secchio e si regge in piedi da sola: allora è fatto.

A questo punto basta lasciarlo raffreddare del tutto e, dopo un paio di giorni circa, si potrà affettare in cubetti.

Se si usano solo questi ingredienti di cui sopra, il sapone ottenuto è molto sgrassante, anche troppo: non adatto certamente alla pelle per uso prolungato e non adatto alle parti intime, sarebbe come usare del sapone di marsiglia.

In un secondo post potrei spiegare le ricette per fare altri tipi di sapone come ad esempio detersivi per lavatrice o saponi idratanti per il corpo.

Di seguito una seconda ricetta molto usata (viene da Ciudad Real)

Seconda Ricetta: 3 + 3+ 1/2 + 1/2

Otre a 3 litri di acqua, 3 litri di olio e mezzo chilo di soda, si può aggiungere anche mezzo chilo di sale (il normale cloruro di sodio). Il sapone che ne esce sarà più bianco e avrà un odore un po’ diverso. Il tutto ha un aspetto decisamente più gradevole e familiare.

Queste due ricette sono alla base della saponificazione a freddo. Da qui si può poi sbizzarrirsi aggiungendo al sapone essenze di lavanda in gocce, o erbe sminuzzate per dare profumo e gradevolezza alla saponetta, o bucce d’arancia… Potete prendere tante idee da internet o curiosando nel negozio di saponi più vicino (ormai pullulano ovunque come funghi).

NB: Questo post l’ho scritto solo per suscitare curiosità. Non mi assumo responsabilità in caso di incidenti causati da uso inappropriato della soda caustica o per uso senza le dovute precauzioni. Inoltre se vengono usati materiali differenti da quelli consigliati i contenitori possono reagire o sciogliersi e  anche in questo caso non me ne assumo la responsabilità. 

Detto questo di dovere, buona saponificazione!

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