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Archive for novembre 2010

L’intervento di Davide Bochicchio nel sito de Il giornale del cibo è scritto molto bene, e da un contributo importante a tutti i gruppi di transizione delle altre città in cammino verso una alimentazione sostenibile, ma anche a quelle persone scollegate dai gruppi di transizione, non facenti parte della rete Transition Italia, che però volessero cominciare a cambiare modo di mangiare e il proprio stile di vita. Come dice Mollison per dare coraggio a chi crede che le cose da migliorare siano troppo grandi: “comincia dalla porta di casa!”.

L’articolo è secondo me anche una buona lettura ai giovani permacultori, che magari volendo iniziare il proprio percorso di apprendimento attivo, e trovandosi di fronte allo scoglio iniziale della mancanza di struttura lavorativa trovano nell’attività del gruppo di transizione alimentare di Monteveglio buona ispirazione.

Il gruppo infatti agisce in maniera ben  equilibrata: idee messe in campo da tutti, secondo il principio della partecipazione diretta alla soluzione, coinvolgimento, e soprattutto feedback, cioè reiteranzione. Cioè ancora riesame delle proposte ad ogni grado di avanzamento, che loro hanno enumerato con il rinnovo delle versioni. Ora sono alla 1.4

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Ogni volta che vedete i roghi di Terzigno, prima di arrabbiarvi pensate a Vincenzo Cenname. Dopo vi arrabbierete molto di più. Cenname è un ingegnere ambientale, eletto sindaco di un Comune di duemila anime della provincia di Caserta, Camigliano. Alle spalle non ha né la destra né la sinistra, ma una laurea. Sulle spalle una testa. E dentro la testa un sogno: trasformare il suo borgo in una Svizzera col sole. Mette le luci a basso impatto energetico al cimitero e i pannolini lavabili all’asilo nido. Si inventa una moneta, l’eco-euro, spendibile solo in paese, con cui ricompensa i bambini che portano a scuola il vetro da riciclare. Giorno dopo giorno, senza alcun aumento dei costi, cattive abitudini inveterate si trasformano in comportamenti virtuosi, mentre la raccolta differenziata raggiunge percentuali scandinave.
E i luoghi comuni sul Sud immutabile e inemendabile? Rottamati dal sogno di un sindaco casertano che ha meno di quarant’anni. Ci si aspetterebbe la fila di notabili alla sua porta: la prego, ingegner Cenname, venga a insegnarci come si fa. Arriva invece una legge assurda che solo in Campania toglie ai Comuni la raccolta dei rifiuti per affidarla a un carrozzone provinciale. Il sindaco si ribella, sostenuto dall’intera popolazione, ma il prefetto segnala il suo caso al ministro Maroni. In dieci giorni il consiglio comunale viene sciolto e Cenname rottamato neanche fosse un mafioso. Da allora sono passati tre mesi, ma non lo sconforto per l’ottusità di uno Stato che per far rispettare una brutta legge ha sporcato quel po’ di pulito che c’era.

[Estratto da Facebook – 99 posse]

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