Spesso si aspetta per troppo tempo che “succeda qualcosa”, quando bastano piccoli gesti personali per costruire pezzettini di cambiamento.
UNA SERATA SULL’ECONOMIA LOCALE E LO SCEC
Venerdì 20 Gennaio presso a Sesto Fiorentino (FI) ho organizzato un cineforum e dibattito sull’ ECONOMIA LOCALE.
Il programma della serata è stato:
1) Vedere il film l’Economia della felicità;
2) Presentazione del Progetto Arcipelago SCEC;
3) Dibattito.
L’evento si è svolto bene. Il film è stato bellissimo e la presentazione del “picco del debito” (fatta da Giovanni, uno dei volontari del Progetto Arcipelago SCEC) ha interessato tutti.
A seguire si è svolto un cerchio di domande a cui hanno partecipato una trentina di persone provenienti dai diversi comuni vicini, inclusi Firenze, Montespertoli, Bagno a Ripoli e in cui sono state sollevate molte domande inizialmente scettiche ma successivamente sempre piu’ interessate alla soluzione SCEC, a mano a mano che venivano spiegati i vantaggi del denaro locale.
L’obiettivo della serata era far adottare ai Gruppi di Aquisto Solidale di firenze lo SCEC e spingere ad una adesione anche i produttori dei Gas stessi. Spero che un po’ sia successo.
E ORA? COSA DOVREBBE SUCCEDERE?!
Dopo la serata molti mi hanno scritto di continuare così. La naturale evoluzione per me sarebbe arrivare a parlare del quadro completo della crisi e introdurre il movimento di Transizione.
Sto raccogliendo consensi per capire se c’è la massa critica che giustifichi l’impegno a organizzare questo secondo evento.
E cosi’, eccomi qua a buttare giu’ bozze di un programma per venerdì 10 febbraio 2012:
ECONOMIA LOCALE, CONTINUIAMO A PARLARNE
(Transizione in corso… quali passi fare)
AGENDA (bozza):
– SALUTO: I singoli partecipanti si presentano (5 min ciascuno);
– LA CONVERGENZA DELLE CRISI e L’APPROCCIO DELLE TRANSITION TOWNS: presentazione power point (30-45 min circa);
– DIBATTITO: dopo la presentazione, si formeranno tavoli di discussione (4-5 partecipanti per tavolo) che potranno autogestirsi esplorando le possibili soluzioni fattibili nel proprio intorno;
– IL TABELLONE DEI PROGETTI: i singoli tavoli presentano le proprie proposte al resto della sala.
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