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Archive for agosto 2011

Con il titolo riportato sopra voglio ricordare l’importanza del decalogo di Michael Pollan (regola numero sei) secondo il quale solo conoscendo il produttore si può essere sicuri di quello che si mangia.

Siamo tornati in Italia, io e mia moglie, seguendo le intenzioni di ritrovare il contatto con la terra, intesa come luoghi in cui mettere radici e persone reali con cui convivere. In tutto questo calderone che potremmo definire “percorso di vita sostenibile in via di costruzione”, mandiamo avanti anche il progetto di sostituire interamente la spesa del supermercato proveniente dalla grande distribuzione omologata e rimpiazzarla con prodotti e scambi commerciali genuini. L’idea è realizzare una economia diretta, da subito, il più possibile riallacciata al territorio.

E allora eccoci qui in auto a viaggiare per la Toscana esplorando il Chianti classico e le colline fiorentine, tra Reggello, San Casciano e le terre senesi, con mappa alla mano.

Abbiamo messo in rete a questo link una mappa del territorio, popolandola con i produttori che troviamo nel corso delle nostre ricerche.

§ Azienda Agricola Pasquini

www.aziendaagricolabiologicapasquini.it

Via Biagio Milanesi 49 – Podere Porcile
50060 Tosi – Reggello (Fi)
tel. 340 3147925

L’occasione per visitare i Pasquini è stata la raccolta delle susine. Tommaso e Elga (e la piccola Bianca) possiedono una campagna che coltivano con metodi biologici e qualche animale di bassa corte (oche e galline). Producono olio, uova, frutta e ortaggi. Nel mese di agosto di quest’anno il carico di Susine Mirabolano è stato abbondante ed essendo fermi i Gas (Gruppi di acquisto solidale) per ferie hanno deciso di organizzare una serie di giornate di raccolta gratuita di frutta. Noi li abbiamo conosciuti in quel contesto, trascorrendo un pomeriggio nel loro podere e godendo della loro compagnia insieme ad altri partecipanti.

Il rapporto con loro è molto diretto, si può contattarli (con un po’ di anticipo) per farsi preparare una cassetta di ortaggi di stagione e andarla a ritirare in giornata.

§ Podere le Fornaci

www.poderelefornaci.it

Via Citille, 74 – 50022 – Greve in Chianti (FI)
Tel 055 8546010

I ragazzi che gestiscono quest’azienda biologica sono specializzati nel formaggio di capra. Le caprette le abbiamo viste, sono vispe e irrefrenabili, chi conosce questo animale lo sa! Il lavoro se lo dividono quattro ragazzi, Marco & Sara, Paolo e Michele. Una domenica siamo andati a trovarli per ritirare il latte prenotato per telefono il giorno prima, e li abbiamo trovati a caseificare nel loro laboratorio. Abbiamo ritirato latte crudo e ricotta. torneremo ogni tanto a fare il pieno. I loro prodotti sono formaggi di varie stagionature, ricotta, latte (su ordinazione).

Li ritroviamo con il loro banchetto alla “Fierucola” di Firenze in piazza S.Spirito la terza domenica di ogni mese.

Alcuni produttori come quelli elencati sotto li abbiamo scoperti trovandone i prodotti esposti negli scaffali di CamBiospesa (via G. da Montorsoli 7, Firenze), un negozio Bio di prodotti alimentari e casalinghi. Così è stato per Colombini ad esempio. Ci proponiamo di visitarli appena possibile.

§ Bio Colombini

www.biocolombini.it

Via Le Prata, 16, Crespina (PI)

Tel. 050634239

§ Podere Pereto

www.poderepereto.it

Località Podere Pereto – Rapolano Terme (SI)
tel. 0577 704371

Questo produttore lo abbiamo scoperto per aver effettuato l’ordine di spesa biologica tramite l’inizativa orto@casa. Ci è arrivata a casa la consegna che tra i vari prodotti conteneva dei pacchi di farina molto scura, proveniente da Podere Pereto. Nel sito del produttore ho scoperto che l’azienda si trova in provincia di Siena, e che la farina era di un grano di una nota varietà antica chiamata “Senatore Cappelli“. Ne ho fatto un pane in casa che è venuto del colore di un mattone di terracotta, e dal sapore forte. Oltre a farine producono diverse varietà di cereali come farro e miglio, legumi, olio, confetture, birra, pasta, conserve.

Presto continueremo le nostre esplorazioni alla ricerca di produttori di miele, vino, carne, marmellate, erbe spontanee, frutta di stagione..

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Non mi piacciono i decaloghi perché sono schemi parziali che portano ad una visione punto-elenco della vita che ben poco ha a che fare con la consapevolezza olistica necessaria al cambiamento vero. Men che meno sono adatti a regolamentare il nostro rapporto con il cibo: l’alimentazione non ha niente a che fare con la matematica, non esiste la dieta bilanciata, se non quella che fa ammalare. E così via..

Allora perché propongo il Breviario di resistenza alimentare di Michael Pollan, che sembra nient’altro che un decalogo?

Beh, leggendo il libro In difesa del cibo, che ha ispirato il decalogo, il lettore saprà di che parlo: in questo decalogo non c’è cosa mangiare e quante volte a settimana, insomma non c’è la piramide alimentare tanto cara alla cultura dominante, bensì ci sono consigli di buon senso per riprendere contatto con il cibo, quello vero, ed allontanarci dalla vera malattia alimentare dell’economia di mercato: il nutrizionismo.

COSA DOVREI MANGIARE?

(CIBO VERO)

1. Mangia cibo vero

2. Non mangiare niente che la vostra bisnonna non riconoscerebbe come cibo

3. Evitate prodotti con ingredienti che nessun essere umano normale terrebbe in dispensa

4. Evitate prodotti che contengono sciroppo di mais ad alto tenore di fruttosio (HFCS)

5. Evitare cibi le cui etichette riportano tra i primi ingredienti una qualsiasi forma di zucchero (o dolcificante)

6. Evitate prodotti con più di 5 ingredienti

7. Evitate cibi con ingredienti che un bambino di terza elementare non riuscirebbe a pronunciare

8. Evitate prodotti che vantano benefici per la salute

9. Evitate prodotti che portano nel loro nome le diciture “dietetico”, “light” e “zero grassi”

10. Evitate cibi che fingono di essere quello che non sono (volete un esempio? La margarina)

11. Evitate i cibi publicizzati in televisione

12. Al supermercato, restate in periferia, evitate il centro

13. Mangiate solo cibo che va a male

14. Mangiate cibo i cui ingredienti esistono in natura

15. Uscite dal supermercato appena potete

16. Comprate i vostri snack al mercato

17. Mangiate solo cibo cucinato da esseri umani

18. Non mangiate cibo preparato da gente che indossa cuffiette da sala operatoria

19. Mangiate cibo proveniente dalle piante, non dagli impianti

20. Se l’avete acquistato dal finestrino della macchina, non è cibo

21. Se ha lo stesso nome in tutte le lingue, non è cibo. (Qualche esempio? Big Mac, Pringles)

CHE TIPO DI CIBO DOVREI MANGIARE?

(SOPRATTUTTO VEGETALI)

22. Prediligete le verdure a foglia

23. Usate la carne solo per dare sapore, o solo nelle occasioni speciali

24. I cibi con una zampa (funghi e verdure) sono più sani di quelli con due (pollame) che sono più sani di quelli con quattro (bovini, suini e altri mammiferi)

25. Mangiate a colori (da un detto popolare)

26. Bevete l’acqua degli spinaci

27. Mangiate animali che hanno mangiato cibo buono

28. Se potete, procuratevi in freezer (e usatelo)

29. Siate onnivori

30. Scegliete alimenti coltivati in modo sano su terreno sano

31. Quando potete, mangiate cibi selvatici

32. Non disdegnate il pesce azzurro

33. Mangiate cibi predigeriti da batteri e funghi

34. Evitate alimenti già salati o dolcificati

35. Mangiate dolci che si trovano in natura

36. A colazione, non mangiate cereali che fanno cambiare colore al latte

37. Se è bianca la farina, ammazza prima (detto popolare)

38. Scegliete olio ottenuto con spremitura a freddo e cereali macinati a pietra

39. Mangiate tutte le schifezze che volete, purché siate voi a cucinarle

40. Cercate di diventare il tipo di persona che prende gli integratori alimentari (poi però non prendeteli)

41. Mangiate come i francesi, o i giapponesi, o gli italiani, o i greci

42. Diffidate dei cibi non tradizionali

43. Bevete un bicchiere di vino a pasto

COME DOVREI MANGIARE?

(CON MODERAZIONE)

44. Pagate di più, mangiate di meno

45. …Mangiate meno

46. Smettete di mangiare (un poco) prima di sentirvi pieni

47. Mangiate per fame (non per passatempo)

48. Ascoltate la vostra pancia

49. Mangiate con calma

50. La festa è nel primo boccone (detto popolare)

51. Gustate un piatto per lo stesso tempo che è stato necessario a prepararlo

52. Usate piatti e bicchieri più piccoli

53. Mangiate quanto basta, e niente bis

54. Colazione da re, pranzo da principe, cena da povero (detto popolare)

55. Fate pasti veri

56. Fate merenda solo con cibi naturali e di origine vegetale

57. Non fate il pieno di cibo agli stessi distributori in cui lo fate alla vostra auto

58. Mangiate sempre seduti a tavola

59. Non mangiate da soli

60. Riservate i cibi da occasione speciale per le occasioni speciali

61. Lasciate qualcosa nel piatto

62. Se avete spazio, coltivate un orto. Se non l’avete, coltivate una serra da balcone

63. Cucinate

64. Di tanto in tanto, trasgredite alle regole.

Se volete una spiegazione ad alcune regole non chiare, potete sempre procurarvi il libro :)

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Faccio da cassa di risonanza per questo video ricevuto attraverso la mailing list di Gasfiorentini a cui mi sono iscritto e che in questi giorni sto sfruttando per allacciare contatti di produttori biologici e reti Gas.

Il video è una elaborazione (una delle tante) dell’economia monetaria messa in forma di parabola.

Postfazione.

I banchieri sono finanzieri, come lo sono le compagnie di assicurazioni, gli scommettitori, i palazzinari, come lo sono coloro che giocano in borsa, che accettano e stimolano il gioco dell’interesse sull’interesse, dei soldi generati da soldi. Senz’alcun contributo al benessere comune, senz’aver prodotto alcuna sedia, alcun ortaggio. Speculatori siamo tutti noi che partecipiamo a questo gioco, il quale sebbene sia un giochino matematico di numeri è capace però di generare crack finanziari di bolle, facendo perdere risparmi a tutti, mandando in rovina persone, e che peggio di ogni altra cosa si materializza nella economia della crescita esponenziale.

Cos’è la crescita e perché questa economia farebbe male?

Questo video lo mette in maniera divertente (inglese)

 

Ora anche in italiano a questo link.

 

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