Da diversi anni il modo occidentale in cui viviamo è invischiato nel sistema monetario globalizzato ed economico di crescita che sta giocando le ultime carte. Molti si chiedono come fare a prendere parte alla risposta.
1- In principio fu il Buco nell’Ozono, che ha fatto sorgere il dubbio ai più lungimiranti se l’economia della crescita, unita all’impronta ecologica mondiale arrivata ormai a misurare quanto quella di un gigante di 7miliardi di esseri umani, fossero infine diventate tanto grandi da spostare il baricentro del clima terrestre.
2- Venne il Rapporto al Club di Roma del 1972 a dare forza alla teoria della fine prossima ventura del modello di crescita infinita e della fine delle risorse fossili entro la fine del 1900. Era come tornare ad asserire la sfericità della Terra. Ma la Terra, per i politici e le lobby economico-bancarie, rimaneva infinitamente piatta. Ancora per 40 lunghi anni il modello di crescita resterà un tabù.
I “profeti” del 900 come Hubbert, che avevano predetto la fine dei combustibili fossili anche prima dell’MIT, anche prima che Bob Kennedy cominciasse a predicare la tossicità del Pil, rimangono inascoltati: i media creano domanda di beni inutili e diffondono il pensiero sociale e i precetti del consumismo. I mercati vengono decisi dall’alto. Il sogno vissuto con l’abbondanza di petrolio a basso costo va avanti quindi senza ostacoli, mentre la cima della montagna si avvicina.
Quanti predicatori ha avuto la storia umana da quell’epoca ad oggi? Senza contare i martiri della causa: i Paesi in via di sviluppo e quelli indebitati.
La ricerca di informazioni indipendenti può condurre lontano dalle notizie di massa e dalle ideologie di partito… Si può arrivare così a conoscere altri movimenti, altre persone, persone nuove con idee semplici. Persone lungimiranti che vivono il presente con maggiore responsabilità. Alcuni di questi movimenti sono le Transition Towns e la rete dell’Accademia Italiana di Permacultura.
Per chi vuole un mondo migliore ora, per chi vuole degli strumenti per fare, per costruire qualcosa, è necessario scambiare esperienze ed entrare a sua volta in azione.
Nel momento in cui si scrive (2010) sembra non ci sia nessuna guida migliore al cambiamento dei movimenti citati sopra messi insieme. Insieme costituiscono le migliori idee per la costruzione dal basso del prossimo futuro, rappresentano un’insieme di strumenti e principi a cui non serve altro che entrare in azione. Ne cito alcuni:
– Agire localmente, pensare globalmente (uno dei principi di Permacultura);
– Rilocalizzare il lavoro e l’energia;
– Approccio Bottom-up (cioè dal basso) e feedback: permettono alle “masse pensanti” di creare una società autorganizzata e dinamicamente rispondente agli eventi esterni.
Questo WordPress è uno spazio di condivisione di informazioni, idee e progetti che riguardano il cammino di cabiamento sociale di questi tempi. E’ anche una “radura” nella quale è possibile condividere un dare/ricevere consigli su tutto quanto faciliti un recupero di resilienza culturale, saper fare, esperienze concrete e consapevolezza.
Si terrà sempre aggiornata, per quanto possibile, la colonna di destra dei link che riguarda alcune reti da seguire e i siti dei movimenti più importanti.
AGGIORNAMENTO Novembre 2016 – LA CRISI DELLE DEMOCRAZIE
Da oggi questo blog si avvierà ad un cambio tematico. Porterò avanti quest’idea pian piano, lavorando al cambiamento dei contenuti con il tempo che mi rimane a disposizione, la sera.
Fino ad oggi mi sono occupato di “Permacultura, Transizione e Decrescita”, come recita il sottotitolo. Il blog è partito con questo intento 6 anni fa. Sono passato in questo lasso di tempo dallo studio all’azione. Dopo aver letto molto e imparato dai manuali ho cominciato discuterne in rete e a confrontarmi, sono diventato woofer, home-maker e permaculture trainee. Ho cominciato a facilitare corsi, organizzare eventi, a fare rete, ad avviare progetti di diverso tipo, sia personali che condivisi. Ho gestito mailing-list per organizzare il riciclo e il riuso. Sono andato a conoscere e divulgare le iniziative sostenibili, le fattorie biologiche e i movimenti intorno a me. Ho fondato insieme ad altri amici un’associazione di permacultura. Ho pubblicato delle piccole guide in rete e dispense varie. Ho pubblicato bibliografie, le stesse usate da me e che rappresentano il mio percorso formativo personale, e filmografie varie.
I temi ambientali, l’agricoltura, la sostenibilità, le informazioni sull’economia della decrescita e il cambio di modello, le esperienze personali di produzioni domestiche e saper fare, tutto questo ha occupato gran parte dei capitoli di questo blog.
Ma nel frattempo, dal 2010 ad oggi, molte cose sono cambiate in Europa e nei Paesi dove ho vissuto, Svizzera, Italia, Spagna. Io sono stato testimone di un pezzettino di storia di tutti questi Paesi, vivendoli da dentro. L’economia di Mercato Neoliberista e la globalizzazione si è introdotta nelle nostre vite in maniera sensibile cambiandole, e la società di oggi non somiglia più molto a quella del 2010. Soprattutto la società spagnola ne è stata impattata, mentre invece in Italia l’isolamento delle province ci ha salvati parzialmente, ma è una situazione solo transitoria e che si sta, anche qui, sgretolando.
Sui finti mass-media viene messa in scena una favola della realtà che sembra ancora quella degli anni 60. Invece negli ambiti che contano, cioè l’istruzione, la vita politica, l’economia, le manovre internazionali, l’assetto geopolitico, la storia da raccontare è molta e drammatica. Non è rimasto niente dei diritti, delle democrazie e della società di vent’anni fa.
Sebbene le soluzioni per una virata e per recuperare la prosperità perduta sono ancora valide, e sono le solite sagge quanto inascoltate formule della decrescita, transizione e socialismo politico, tuttavia oggi assistiamo ad una mancanza di partecipazione e di AZIONE del popolo italiano ed europeo agli avvenimenti cruciali di questi mesi, che purtroppo lo condizioneranno per sempre, e ciò è a dir poco inaccettabile.
Per fare un paragone attinente, che faccia capire quanto sono preoccupato:
70 anni fa si passava da una fase di dittature alla nascita delle democrazie moderne. Oggi si vede il passaggio inverso: si stanno togliendo di mezzo le democrazie per far posto alle nuove dittature.
Quello che è più drammatico è che il popolo lo sta lasciando succedere.
Per questo nei ritagli di tempo da oggi più che lasciare traccia di una ricetta di cucina con alimenti biologici mi occuperò di informare sugli avvenimenti intorno a noi, perché in questi mesi si sta davvero riscrivendo la Storia. E io contribuirò a non perderne il filo.